PROGETTARE IL FUTURO

Martedì 11 Giugno mi trovavo a Varedo, presso Gruppo Bonomi Pattini, per un incontro ideato da Alessia Galimberti (Architetto e Dottore presso il Politecnico di Milano, nonché art director del gruppo) sulle origini e potenzialità economiche della Brianza.

L’evento si è svolto in un clima stimolante e positivo, una riflessione sulla ricchezza del nostro territorio che ha coinvolto personalità del mondo del design e dell’architettura, ma anche avvocati, giornalisti e assessori, uniti dal desiderio comune di rilanciare i valori del lavoro brianteo.

Punto di partenza dell’evento è stata la presentazione del Progetto Expo 2015, a cui è seguita un’analisi su come il territorio brianzolo possa dare il proprio contributo in questo contesto.
Credo fermamente che il design sia una possibile chiave su cui intervenire per preservare l’economia territoriale, in quanto si tratta di un fenomeno unico a livello internazionale, che si è sviluppato in modo autonomo senza iniezione di risorse pubbliche, ma grazie a solide capacità locali. Ne è una testimonianza il riconoscimento a livello internazionale del design milanese.

I Paesi esteri stanno rapidamente colmando il gap con l’Italia, soprattutto Cina, Brasile e Thailandia che puntano su armi altrettanto pungenti, vantando costi di lavorazione molto bassi. Per fronteggiare ciò bisogna investire sull’innovazione e non mi riferisco solo al design ma anche all’innovazione tecnologica e manageriale.

Cosa significa investire in design? Con quali modalità?

Penso che il potere competitivo delle imprese sia connesso alle capacità dell’imprenditore di realizzare innovazioni radicali e nella capacità di anticipare e sviluppare rapporti “prima e meglio dei competitors” con designer professionisti che abbiano conoscenze e competenze anche tecnologiche e che possano affiancare l’imprenditore assumendo responsabilità di progetti complessi, generando così prodotti che abbiano vantaggi competitivi di lungo termine.

Testo by Antonella Scarpitta

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